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28 September 2021 afternoon

2021 - Fourth part-session Print sitting

Sitting video(s) 1 / 1

Opening of the sitting No. 26

Question time: Ms Marija PEJČINOVIĆ BURIĆ, Secretary General of the Council of Europe

Address: Communication from the Committee of Ministers

Vote: Socio-economic inequalities in Europe: time to restore social trust by strengthening social rights

Debate: Gender representation in the Parliamentary Assembly

Vote: Gender representation in the Parliamentary Assembly

Debate: Strengthening the fight against so-called “honour” crimes

Ms Maria RIZZOTTI

Italy, EPP/CD

19:50:35

(Discorso in italiano non pronunciato, Regolamento Art. 31.2)

Il delitto d’onore si perpetra, solitamente in ambito familiare, per ripristinare agli occhi alla collettività una forma di onore perduta.

Il delitto d’onore, abrogato nel 1981 sosteneva che ammazzare una donna era da considerarsi meno grave che uccidere altri. L’onore patriarcale era stato messo in discussione e dunque era da preservare, tutelare e ripristinare.

Sulla carta il delitto d’onore è scomparso.

Negli anni cambiamenti sociali, legislativi, culturali hanno migliorato le relazioni di potere tra uomini e donne, i femminicidi sono rimasti stabili. A prescindere dalla nazionalità e dalle condizioni socioculturali e psicosociali degli autori, qualcosa lega questi casi in maniera trasversale e li accomuna tutti: il potere nelle relazioni dell’uomo sulla donna.

L’onore non è più “antico” ma individuale, l”io” ferito di chi non accetta di essere stato lasciato – lei ha scelto la libertà, l’autodeterminazione, ovvero di mettere sé stessa prima dell’accondiscendenza incondizionata, anche se sincera, verso il partner. L’individuo che uccide non regge l’affronto.

Le istituzioni, da anni, investono tempo e denaro nell’importantissima formazione di svariate figure professionali dedicate alla gestione di questi casi, garantendo loro più strumenti per intervenire negli episodi di violenza.

Il radicale cambio delle generazioni future avverrà solo quando i giovani, gli uomini, non relegheranno il termometro del proprio valore al grado di potere esercitato sulla (ex) partner alla propria forza e superiorità.

E delitto d’onore è l’uccisione recente in Italia di una giovane pakistana da parte dei suoi familiari.

Come spesso avviene quando i riflettori mediatici si posano su eventi che toccano il rapporto tra Islam e violenza o tra Islam e donne, il dibattito sulla triste vicenda di Saman Abbas, la ragazza pakistana uccisa dalla famiglia per essersi opposta al matrimonio combinato con un cugino, e stato intenso ma poco approfondito.

È su questo sfondo che può essere invocato un impegno delle comunità musulmane europee, per svolgere un’importante opera di mediazione ed educazione.

Saman ha subito un vero e proprio delitto d’onore.

In nome dell’onore circa 5000 donne vengono uccise ogni anno dai propri congiunti in nome dell’onore della propria famiglia.

Molti studi indicano che I delitti d’onore sono aumentati tra il 1989 ed il 2019, forse in funzione dell’estremismo jiadista e del fondamentalismo islamico.

Sappiamo come nei Paesi europei sia stato bandito da molti anni ma i crescenti casi di femminicidio legati ai delitti d’onore, devono interrogarci e soprattutto farci giungere a delle normative omogenee per tutti i paesi.

 

Vote: Strengthening the fight against so-called “honour” crimes

The sitting is closed at 7:40 p.m.