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23 June 2022 afternoon

2022 - Third part-session Print sitting

Sitting video(s) 1 / 1

Opening of the sitting No. 24

Current affairs debate: United Kingdom agreement on asylum seekers and the critical government reaction regarding the European Court of Human Rights decision

Mr Roberto RAMPI

Italy, SOC, Spokesperson for the group

15:50:08

Signor presidente,

Io credo che noi dobbiamo dirci con grande chiarezza al di là degli aspetti e dei dettagli che quello di cui stiamo discutendo oggi è un fatto che può avere delle conseguenze gravissime per la nostra organizzazione. Perché il Regno Unito è uno dei paesi fondatori di questa organizzazione e potremmo anche dire il paese fondatore, anzi il paese ispiratore.

Fu proprio Winston Churchill il grande promotore di questa organizzazione che è un'organizzazione che è andata via via crescendo e coinvolgendo tutta l'Europa fino ai suoi estremi confini geografici e andando oltre i confini geografici, e arrivando all'Europa dello spirito.

Quella che abita anche magari dall'altra parte del mondo, quando abbiamo gli amici del Messico o gli amici del Canada che intervengono in quest'aula. E oggi, in un momento in cui per la prima volta noi perdiamo un membro, la seconda, ma fu un periodo molto breve, perdiamo un membro importante come la Russia per i fatti terribili che stanno accadendo in Ucraina, questo paese fondatore, ispiratore compie degli atti... già la Brexit ci aveva preoccupato come europei, perché ci faceva pensare che ci fosse un uscita dall'Europa che non è solo un'uscita tecnica è uscita spirituale. No? È un abbandono. È la scelta di prendere un'altra strada.

Oggi questi fatti sembrano confermarla. Sembrano dire che questo paese guida diventa un paese guida anche di un'idea di superamento di quei valori democratici, dello stato di diritto, dei diritti umani che sono fondativi.

Perché di fronte a una sentenza della Corte dei Diritti dell'Uomo, ci si appella, si combatte, si discute, ma non si prova a trovare una soluzione legislativa per fare a meno di tenerne conto. È proprio la fine del principio che sta alla base di tutto quello che abbiamo costruito.

Allora io credo che dal dibattito di questa aula, dalle relazioni che abbiamo ascoltato, dalle parole debba uscire un messaggio fondamentale ai nostri amici, ai nostri colleghi, all'attuale governo del Regno Unito. Perché il tema, come per la Russia, come per la Turchia, non mai è i popoli, ma sono i governi del momento. E allora a quel governo noi dobbiamo dire: fermateli, tornate indietro, date un segnale. Noi abbiamo bisogno che dalla Gran Bretagna, dal Regno Unito arrivi un messaggio di unità, di forza, di spirito dei diritti umani e di spirito dello stato di diritto, delle rule of law.

Grazie.

Current affairs debate: Consequences of the blockade of the Black Sea

Debate: Review of the partnership for democracy in respect of the Parliament of the Kyrgyz Republic

Ms Marina BERLINGHIERI

Italy, SOC

17:50:33

Grazie, scusate.

Caro Presidente, gentili colleghi,

La relazione chiarisce perfettamente il fatto che questo partenariato ha prodotto luci e ombre. Da un lato non ci sono stati grandi e significativi progressi nella ratifica da parte del Kirghizistan degli strumenti del Consiglio d'Europa e neanche delle indicazioni della commissione di Venezia. Dall'altro lato, però abbiamo raccolto il desiderio di continuare questo partenariato di cooperazione sia dalle istituzioni che anche dalla società civile, che durante le missioni di osservazione delle elezioni noi abbiamo potuto vedere essere molto propositiva e anche molto viva.

Infine, la posizione del Kirghizistan sull'attuale drammatica situazione internazionale, anche in considerazione della sua collocazione geografica, ci fa dire che è una posizione davvero molto coraggiosa. Ecco, proprio questa situazione così difficile che stiamo vivendo ci fa riflettere su quanto ci sia bisogno di tutelare, rafforzare la democrazia in uno spirito di dialogo, di rispetto, anche di pazienza per i tempi che richiedono le differenze contingenti che esistono tra i diversi paesi.

E di come anche il compito della nostra Istituzione possa essere fondamentale anche dove il percorso verso la democrazia è a rischio di regressioni o anche addirittura di essere abbandonato.

Io sono quindi pienamente d'accordo con la proposta del relatore che intende proseguire il partenariato a supporto e incoraggiamento di coloro che in Kirghizistan, con modi diversi e con modalità differenti, stanno lavorando con fatica affinché la democrazia, lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani possano essere a fondamento della vita sociale e istituzionale.

Ecco, io penso che non vi sia un'istituzione più adatta del Consiglio d'Europa ha svolgere un ruolo così importante in un momento in cui tutti ci stiamo rendendo conto di quanto la democrazia vada sempre difesa e rafforzata.

Grazie.

Vote: Review of the partnership for democracy in respect of the Parliament of the Kyrgyz Republic

Debate: The control of online communication: a threat to media pluralism, freedom of information and human dignity

Mr Gianni MARILOTTI

Italy, SOC

18:49:41

Grazie signora Presidente.

Gentili colleghi, questa assemblea proprio un anno fa con l'adozione di un rapporto curato dal collega Mr Roberto RAMPI e approvato a stragrande maggioranza, ha riconosciuto il diritto alla conoscenza.

Diritto che si intreccia con la libertà di stampa, sia on-line che off-line, e con la cultura democratica che noi tutti, membri di questa assemblea, abbiamo a cuore.

Il diritto alla conoscenza riguarda il futuro di tutti noi. È in gioco il corretto funzionamento delle istituzioni democratiche: e tutto questo è stato in qualche modo già sintetizzato, non solo nel rapporto già menzionato, ma in quella della commissione Chilcot del 2016, una commissione d'inchiesta creata su impulso del governo del Regno Unito nel 2009, a seguito dello scellerato attacco militare all'Iraq nel 2003.

L'inchiesta Chilcot ha svolto i suoi lavori in 6 anni, coinvolgendo 5 commissari, circa 180 testimoni, visionando oltre 150.000 documenti.

Nella relazione finale si afferma che l'intervento in Iraq è stato affrettato, sanguinoso, destabilizzante. E che era possibile considerare altre opzioni pacifiche prima di scatenare la guerra. Che era possibile contenere Saddam Hussein. Nel 2003 non esistevano minacce imminenti da parte del dittatore iracheno.

Secondo il rapporto, le circostanze nelle quali il governo Blair stabilì l'esistenza di un fondamento legale per un intervento militare, sono tutt'altro che soddisfacenti. Questo, cari colleghi è l'amaro paradosso. Da un lato vi è chi, come Julian Assange, rischia l'ergastolo per aver fatto conoscere decisioni e fatti tragici. Dall'altro vi è chi non corre alcun rischio nonostante abbia mentito, ingannato, distrutto, secondo la commissione Chilcot, destabilizzato paesi e, non ultimo, il funzionamento stesso e il prestigio della democrazia parlamentare.

Voglio qui ricordare la dichiarazione scritta del 31 gennaio del 2020, firmata da 37 colleghi dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa sul caso Assange: chiediamo alle istituzioni del Consiglio d'Europa e agli stati membri di monitorare da vicino le questioni sollevate e di difendere i diritti di Julian Assange protetti dalla convenzione Europea dei diritti dell'uomo.

Voglio concludere, ricordando il monito di Eisenhower sul complesso militare-industriale, perché è attuale e ci indica ancora oggi una strada per il futuro.

Nel 1961 il presidente affermò: "Non dobbiamo nulla per scontato. Solo una cittadinanza vigile e consapevole può contribuire all'integrazione dell'enorme complesso industriale militare con i nostri metodi e obiettivi pacifici in modo che sicurezza e libertà possano prosperare insieme".

Vi ringrazio.

Vote: The control of online communication: a threat to media pluralism, freedom of information and human dignity

Mr Gianni MARILOTTI

Italy, SOC

19:50:49

Questo emendamento, come dicevo nel mio intervento, tende a sottolineare il paradosso per cui noi conosciamo una serie di storture portate avanti dal governo britannico, riconosciute da una commissione governativa, e invece il paradosso è che chi le ha rese pubbliche prima, che questa commissione procedesse rischia l'ergastolo.

Grazie.

Mr Gianni MARILOTTI

Italy, SOC

19:53:06

Sono d'accordo con il sub-emendamento. L'accetto.

Mr Gianni MARILOTTI

Italy, SOC

19:55:05

Spendo questi 30 secondi per ringraziare il relatore che ha fatto un eccellentissimo lavoro.

Grazie.

Mr Gianni MARILOTTI

Italy, SOC

19:56:25

Sono favorevole.

Mr Gianni MARILOTTI

Italy, SOC

19:57:56

Insomma, abbiamo parlato abbastanza di questo argomento.

Rinnovo i ringraziamenti al relatore.

Vi prego di votare questo emendamento.

Grazie.

Mr Gianni MARILOTTI

Italy, SOC

19:59:03

Favorevole.

The sitting is closed at 8:00 p.m.